Volontariato

Meeting Loreto. In anteprima. Immigrazione, l’allarme è finto

Padre Beniamino Rossi, superiore degli scalabriniani: "L’allarme sugli sbarchi è creato per alimentare la paura della gente. E non risolvere i veri problemi".

di Emanuela Citterio

«C?è ancora troppa ideologia, in Italia, quando si parla di immigrazione. E questo ci impedisce di vedere che la realtà è cambiata». In un?estate ?calda? sul fronte immigrazione, padre Beniamino Rossi, 61 anni, è uno di quelli che può permettersi di smontare luoghi comuni e aprire ipotesi nuove. Superiore generale degli Scalabriniani in Europa, ha passato la vita a occuparsi dei migranti, all?interno di un istituto che da quasi 120 anni esiste per questo scopo. È tra gli ?ideatori? del Meeting internazionale delle migrazioni, un appuntamento che da sei anni riunisce ricercatori e chi opera sul campo. Vita: Prima la vicenda della Cap Anamur, poi l?incostituzionalità di due articoli della Bossi-Fini. Sta succedendo qualcosa di nuovo? Beniamino Rossi: Con la Bossi-Fini, che riprende in gran parte la Turco-Napolitano, si è cercato di gestire l?immigrazione da un punto di vista solo amministrativo, e non ha funzionato. Il problema è che in Italia si legge il il fenomeno dell?immigrazione in modo ancora troppo ideologico. Vita: In che senso? Rossi: Prendiamo le carrette del mare: ogni estate riemerge il problema. In realtà, dopo l?epoca degli albanesi, le ondate migratorie non sono più arrivate via mare. Oggi in Italia ci si arriva in aereo o attraverso le più permeabili frontiere terrestri. E per mare comunque non passano di certo i terroristi, forniti di appoggi e finanziamenti. I pochi sbarchi rimasti servono ai trafficanti per distogliere l?attenzione, oppure si tratta di casi umanitari. Vita: Quindi? Rossi: Il problema è enfatizzato ad arte, alimentato da paure che fanno ormai parte dell?immaginario collettivo. Si continuano a investire miliardi per il controllo dei mari, come se questo significasse avere il controllo dell?immigrazione. Invece l?immigrazione è un fenomeno strutturale della società. Le emergenze da affrontare sono il lavoro, la casa, la cittadinanza. Ciò non significa che non si debbano controllare i flussi o lottare contro la criminalità. Ma la sfida è quella dell?integrazione sociale e culturale. Vita: Di cosa c?è bisogno? Rossi: Di una vera politica dell?immigrazione, non di una gestione amministrativa. Di una maggiore collaborazione a livello europeo. Ma soprattutto di una nuova ?democrazia culturale?. Vita: Qual è il messaggio del meeting di Loreto? Rossi: In pillole, la ?comunione delle diversità?. Crediamo che le diversità abbiano diritto di cittadinanza, e che vadano messe in comunicazione. C?è il pregiudizio che un?identità forte sia un’identità chiusa. È vero piuttosto il contrario. L?identità non è una realtà fissa, ma mobile, in divenire. Vive quando si apre. L?arroccamento sulle proprie identità in modo esclusivo è un?operazione necrofila, che fa morire anche intere civiltà. Vita: L?alternativa? Rossi: Le culture possono entrare in comunicazione vitale solo se accettano di morire e rinascere. Non per fondersi in un melting pot indistinto, ma per far crescere una nuova democrazia. Mi spiego: in Europa siamo arrivati alla democrazia politica, frutto dell?illuminismo. Stiamo tentando di costruire, e non è facile, la democrazia sociale. Oggi siamo di fronte alla nuova società pluriculturale e plurietnica. E a una nuova sfida, che è la democrazia culturale. Le diversità non possono più essere massacrate, come accadeva nell?Ottocento quando c?era bisogno di costruire un?identità nazionale. Vita: E il diffondersi del fondamentalismo? Rossi: È l?estremo tentativo di preservare un?identità blindata e chiusa. Il fondamentalismo islamico è una reazione di questo tipo, ed esiste in quanto tale solo da una trentina d?anni. Ma finirà. Altre ideologie sembravano essere eterne, ma le porte blindate prima o poi saltano. Vita: C?è chi dice che l?Italia deve avere un?identità più forte? Rossi: A un fondamentalismo islamico contrapponiamo un fondamentalismo cristiano? La vita di Cristo è andata in tutt?altra direzione.

Info: Temi e ospiti

Alla settima edizione, il Meeting internazionale delle migrazioni si svolge a Loreto dal 25 luglio al 1° agosto. Tra gli ospiti, il vicepremier Gianfranco Fini; il sindaco di Roma ,Walter Veltroni; Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl. I temi? Diritto di asilo, educazione interculturale e cittadinanza. Alla sera, concerti e danze.

MIM


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